Al fine di calcolare quale fosse l’impatto ambientale degli alimenti contenuti nelle ricette  selezionate e quindi delle nostre scelte alimentari, abbiamo valutato diverse possibilità. La nostra scelta, dopo aver utilizzato per il calcolo un paio di siti alternativi:

• http://www.foodemissions.com/foodemissions/Calculator  
• https://waterfootprint.org/en/resources/interactivetools/product-gallery/

È ricaduta su: https://ourworldindata.org/explorers/food-footprints, che ci consentiva una buona disponibilità di prodotti, dati relativamente recenti (2018) ed estratti da  una metanalisi  pubblicata in Science  (https://www.science.org/doi/10.1126/science.aaq0216). Tali dati, sia relativamente all’impronta carbonica che al prelievo idrico, derivano dall’analisi di 40 prodotti alimentari, provenienti da 119 paesi diversi e da circa 40.000 produttori e sono basati su un metodo che comprende tutte le fasi di produzione dell’alimento (Life cycle analysis). I dati riferiti all’impronta carbonica sono stati calcolati in kg di CO₂ equivalenti/kg di ricetta; in pratica abbiamo calcolato l’impronta carbonica di ogni singolo ingrediente, sommato i dati ed espresso il totale riferendolo ad un kg di massa-ricetta.  Lo stesso metodo è stato applicato alla valutazione del prelievo d’acqua dolce, che viene però espresso in litri e non in kg. Tutti i calcoli sono stati effettuati dagli alunni, suddivisi in gruppi di lavoro, attraverso il software Excel di Office. Nei calcoli abbiamo tralasciato le emissioni di CO₂ legate ai processi di cottura degli alimenti, poiché secondo i nostri dati (calcolati per alcune ricette) erano trascurabili rispetto ai restanti processi (utilizzo suolo, produzione, trasporto, uso fertilizzanti, ecc). Per attribuire i “bollini” alle ricette abbiamo seguito la tabella riportata in calce, decisa attraverso un’analisi dei dati ottenuti, una valutazione degli ingredienti presenti nelle ricette e un’analisi bibliografica dell’impronta carbonica e del prelievo idrico.