Gli attori, gli obiettivi e l'organizzazione

Presentazione del progetto

“Possiamo scegliere” è un progetto che nasce da un’idea di alcuni insegnanti dell’ITE Calvi ed è sostenuto e finanziato dalla Fondazione Cariverona; ha coinvolto l’ITE Calvi di Belluno come scuola capofila, l’Istituto Alberghiero Dolomieu di Longarone e l’IIS Catullo di Belluno, valorizzando le potenzialità dei differenti indirizzi scolastici attraverso obiettivi comuni ed integrati.

Oltre agli istituti scolastici direttamente impegnati nella ideazione e realizzazione dell’idea progettuale vi è stato il coinvolgimento sia finanziario che partecipativo dei partner di rete, che hanno offerto un contributo significativo in termini di conoscenze e competenze, messe a disposizione degli studenti per la formazione e per l’approfondimento di tematiche utili allo scopo.

I partner di rete sono L’ ASSOCIAZIONE PLEF ED AREGAI, il CONSORZIO DMO DOLOMITI, la C.C.I.A.A. di Belluno e Treviso, L’azienda LATTEBUSCHE SCA ,  l’ UNIVERSITA DELL’ARIZONA –U.S.A., l’AZIENDA METALOGOS SC.

Il progetto ha previsto il diretto coinvolgimento di 50 studenti per la costituzione di 4 gruppi di lavoro, con lo scopo di sviluppare la consapevolezza del proprio potere di scelta in qualità di consumatori e del proprio ruolo nella salvaguardia dell’ambiente. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso la raccolta, l’ analisi nutrizionale e di impatto ambientale di una quarantina di ricette della tradizione culinaria veneta.

Obiettivo secondario, ma non per importanza, è stato l’inserimento nel contesto scolastico di una formazione più ampia, mirata a far comprendere agli studenti coinvolti la valenza turistica del territorio e come gli aspetti della sostenibilità ambientale, declinata anche a livello alimentare, possano essere veicolo di valorizzazione del territorio stesso e strumento di marketing turistico.

Infine il Calvi, scuola capofila, ha impegnato parte del finanziamento per realizzare nei locali dell’Istituto un laboratorio dedicato all’indirizzo  Turismo, cogliendo  contemporaneamente l’occasione per sviluppare la conoscenza del settore turismo legato al territorio:  con il sostegno dei partner di progetto si sono organizzati degli  incontri specifici dedicati ad approfondimenti da parte di esperti del settore su tematiche turistiche locali e non. Destinatari sono stati gli studenti del Calvi e delle altre scuole in rete.

Le 8 fasi che hanno portato alla realizzazione del progetto

Le fasi del progetto

Impastare con la frusta

  1. Fase preliminare: progettazione dettagliata e coinvolgimento dei partner di progetto
  2. Costituzione dei 4gruppi di lavoroteam ricerca Calvi (15 studenti), team analisi Dolomieu (15 studenti), team informatica Calvi (10 studenti), team grafica Catullo (10 studenti). I gruppi si sono incontrati durante una giornata formativa in località Pian Longhi (Nevegal), propedeutica all’allenamento di comportamenti finalizzati al lavoro di gruppo e alla condivisione degli obiettivi
  3. Formazione docentigli insegnanti interessati dei 3 istituti coinvolti hanno partecipato a 8 ore di formazione sullo sviluppo di competenze tecniche e teoriche.
  4. Formazione studenti: gli studenti dei 3 Istituti (non solo dunque gli studenti direttamente impegnati nell’ attività) hanno partecipato a diversi
    momenti formativi, programmati lungo tutto il corso del progetto, condotti dalle associazioni ed Enti partner summenzionati e riguardanti il tema della sostenibilità ambientale.
      E’ stata dedicata particolare attenzione all’analisi degli effetti negativi e/o positivi delle scelte alimentari del singolo e della comunità sull’ambiente e sulle conseguenze di tali scelte sulla filiera produttiva, distributiva, della ristorazione e più in generale sull’ospitalità del territorio. La formazione ha consentito di comprendere come cibo e ristorazione sostenibili possano contribuire al benessere del cittadino, del territorio e dell’ambiente.
  5. Fase ricerca: il Team ricerca, gruppo dell’ITE Calvi, guidato da un’insegnante e da un tutor di Metalogos, ha lavorato per 32 ore con l’obiettivo di condurre il censimento di ricette tradizionali e garantire il processo di analisi dell’impatto ecologico
  6. Fase analisi: Il Team analisi del Dolomieu, ricevute dal Team Ricerca le ricette oggetto di indagine, ha  lavorato all’analisi dei valori nutrizionali
  7. Fase grafica : il Team grafica del Catullo si è occupato della realizzazione del logo del progetto da utilizzare nel sito,
    della pubblicazione di un e-book di raccolta dei contenuti (le ricette selezionate, i loro valori nutrizionali e la loro impronta ambientale) nonché
    della produzione di video e di fotografie da inserire nel sito;
      il Team Informatica del Calvi ha progettato e realizzato un nuovo sito web, raccogliendo ed riorganizzando tutti i materiali relativi al progetto
  8. Evento finale: è stato organizzato in forma di pranzo. L’Istituto Alberghiero ha preparato alcune delle ricette culinarie oggetto di indagine, con rivisitazioni sostenibili; commensali gli stessi studenti, i partner della rete, istituzioni, portatori di interesse del territorio. L’evento è stato l’occasione per raccontare il progetto, relazionare i risultati e tracciare le direttrici lungo le quali costruire future progettazioni.
Sintesi dei risultati ottenuti con il progetto "possiamo scegliere"

I risultati

In sintesi i risultati del progetto POSSIAMO SCEGLIERE sono:

  • un E-BOOK che raccoglie le ricette selezionate, accompagnate da una valutazione dell’impronta ambientale e degli aspetti nutrizionali
  • un SITO WEB che fa riferimento al progetto, realizzato con i contenuti espressi e con approfondimenti relativi alla sostenibilità, in particolare quella alimentare. Il proposito nostro è che il sito sia, negli anni a venire, costantemente aggiornato.
  • un “DECALOGO DI BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITA’ AI FORNELLI”
  • un LABORATORIO DEDICATO ALL’INDIRIZZO TURISTICO DEL CALVI
  • IL COINVOLGIMENTO DI ALCUNI RISTORATORI che, mettendo in pratica le ricette individuate, facciano da cassa di risonanza per le ricette sostenibili (menu, collegamento al link della scuola, decalogo, ecc.)

Perché possiamo scegliere

Al titolo che abbiamo voluto per il nostro progetto possiamo attribuire molteplici chiavi di lettura: possiamo scegliere ogni giorno al supermercato, nei negozi di quartiere, nella scelta degli elettrodomestici, nel decidere se acquistare oggetti superflui… e potremmo continuare all’infinito.

Le nostre scelte di consumatori, consapevoli oppure condizionati dai media, hanno un peso sull’ambiente e sull’economia; nel progetto che abbiamo realizzato la nostra attenzione si è concentrata sulle scelte alimentari, per diversi motivi.

Il primo è che, secondo l’IPCC, il sistema legato alla produzione degli alimenti è stato responsabile nel periodo 2007-2016 del 21-37% delle emissioni antropogeniche di gas serra (1)

 

Un altro motivo è che la scelta del cibo è un’opzione alla portata di chiunque: è indipendente dall’età, dal luogo di residenza, dalla disponibilità economica. Ognuno di noi, cittadino di paesi opulenti, può decidere in autonomia quanto e cosa mangiare.

La domanda a cui abbiamo pensato di dare risposta è: “Possiamo conciliare salute e tutela dell’ambiente, scegliendo alimenti rispettosi dell’una e dell’altro?”  Abbiamo quindi raccolto una quarantina di ricette e ne abbiamo valutato il potere nutrizionale, l’impronta carbonica e il prelievo d’acqua dolce richiesto per la produzione degli ingredienti. Troverete nel sito il frutto di questo lavoro, suddiviso per tipologie di piatto (antipasti, primi, ecc).

La conclusione a cui siamo giunti è che per tutelare le risorse idriche del pianeta e per ridurre al minimo le emissioni di gas serra sia necessario ridurre il consumo di alimenti di origine animale; del resto non è un’idea originale, sono numerose le conferme di tale assunto sia nella stampa generalista (2), sia nella letteratura specializzata (3)

 

Il nostro auspicio è che gli studenti e le famiglie coinvolti nello studio riflettano sui dati e orientino le loro scelte quotidiane tenendo presente che noi tutti “possiamo scegliere”, quotidianamente per 365 giorni all’anno.

 

(1) Chapter 5 : Food Security — Special Report on Climate Change and Land (ipcc.ch)
(2) “Possiamo salvare il mondo prima di cena” di Jonathan Safran Foer, Guanda Ed.
https://www.theguardian.com/environment/2022/dec/27/climate-impact-labels-could-help-people-eat-less-red-meat
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/Stop-carne-latticini-che-cosa-accadrebbe
(3) Timothy D. Searchinger et al; “Assessing the efficiency of changes in land use for mitigating climate change” Nature, volume 564, pages249–253 (2018)

Qualche riflessione in più

Come abbiamo rilevato nella premessa, le nostre scelte alimentari hanno una importanza non trascurabile in termini di impatto ambientale, da cui il titolo del progetto “Possiamo scegliere”.


Gli alimenti di origine animale (soprattutto carni rosse e latticini) sono quelli con maggiore effetto: pesano sia in termini di impronta carbonica (obiettivo 13 dell’agenda 2030), di risorse idriche (obiettivo 6), di disponibilità di cibo per tutti (obiettivo 2).


Come sempre accade, c’è l’altro lato della medaglia che abbiamo voluto sottoporre alla Vostra attenzione: tra gli obiettivi dell’agenda 2030 c’è anche la promozione di una crescita economica duratura e la piena e produttiva occupazione (obiettivo 8).


Alcune delle realtà economiche della Provincia di Belluno, dove sono ubicati gli istituti scolastici che hanno partecipato al progetto, si basano sull’allevamento delle vacche, che spesso sono portate a pascolare in quota durante il periodo climatico favorevole. 


La pratica dell’alpeggio contribuisce al mantenimento e alla cura delle malghe e al controllo del territorio montano.


L’acquisto ad un prezzo equo dei prodotti di aziende locali sostiene l’economia, evitando lo spopolamento e garantendo la cura del territorio; dovremmo essere consapevoli che un piccolo produttore non può garantire lo stesso prezzo di una grande catena di distribuzione (anche la qualità del prodotto è molto diversa, comunque!)


Il nostro messaggio non propone scelte radicali (alimentazione vegetariana o vegana), che affidiamo alla Vostra coscienza, ma vuole essere sicuramente un invito alla moderazione nella scelta dei prodotti a maggiore impatto ambientale, pratica a cui tutti possiamo aderire senza stravolgere le nostre abitudini.

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